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ICity Rate: Milano città più smart

di Anna Fabi

25 Ottobre 2018 08:30

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Milano, Firenze e Bologna sono le città più smart della Penisola secondo il rapporto ICity Rate 2018: cresce il divario tra Nord e Sud.

Tra i 107 comuni capoluogo della penisola, è Milano a guidare la classifica delle città più smart confermando un primato che detiene da ormai cinque anni consecutivi. Sono stati resi noti i risultati del rapporto ICity Rate 2018 realizzato annualmente da FPA, mirato a valutare il percorso delle realtà urbane nazionali impegnate nell’attivare servizi inclusivi e in linea con le necessità dei cittadini.

Numerosi i criteri presi in esame, tra cui occupazione, ricerca e innovazione, solidità economica, trasformazione digitale, energia, partecipazione civile, inclusione sociale, istruzione, attrattività turistico-culturale, rifiuti, sicurezza e legalità, mobilità sostenibile, verde urbano, suolo e territorio, acqua e aria.

L’edizione 2018 vede quindi ancora una volta Milano primeggiare sugli altri capoluoghi, seguita con un netto distacco da Firenze e da Bologna. Una prima posizione dovuta alle ottime performance dimostrate negli ambiti relativi alla solidità economica, alla ricerca e innovazione, al lavoro e all’attrattività turistico-culturale.

La top ten è completata da Trento, Bergamo, Torino, Venezia, Parma, Pisa e Reggio Emilia, mentre bisogna attendere fino al quindicesimo posto per trovare Roma, che guadagna due posizioni rispetto all’anno precedente grazie soprattutto alla capacità di promuovere trasformazione digitale, turismo e cultura, innovazione e istruzione.

La graduatoria sottolinea il netto gap tra Nord e Sud, tanto che le prime venti città in classifica sono localizzate nelle zone centro-settentrionali mentre bisogna scendere fino al 43° posto per scovare la prima città del Meridione, Cagliari.

Dal rapporto ICity Rate 2018 emerge quanto sia cruciale il ruolo del capitale umano nel determinare il posizionamento complessivo delle città, sottolinea Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA.

Il report mette anche in evidenza alcune carenze che caratterizzano anche i capoluoghi più smart, legate alla sostenibilità: nei prossimi anni, le nuove tecnologie basate su laborazione e utilizzo dati provenienti da strumenti di sensoristica intelligente, potranno offrire nuove opportunità in questo senso.