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Legge di Bilancio, nuovo avvertimento Ue all’Italia

di Anna Fabi

19 Ottobre 2018 15:25

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Lettera della Commissione Europea al Ministero dell'Economia, il documento programmatico italiano prevede una deviazione senza precedenti dagli obiettivi di bilancio: il 22 ottobre la risposta di Tria.

Bruxelles avverte l’Italia, questa volta ufficialmente in base ai documenti ricevuti su conti e manovra, il rischio dell’apertura di una procedura d’infrazione sembra diventare più concreto, lo spread vola e tocca un nuovo massimo a 342 punti base, in Piazza Affari seduta all’insegna della debolezza. Non si profila un bel quadro sul fronte delle reazioni alla Legge di Bilancio 2019. Fra l’altro, impossibile non ricordarlo, la situazione è aggravata dallo scontro interno nella maggioranza di Governo sul decreto fiscale collegato.

La commissione Ue ha inviato all’Italia una lettera di richiamo, che segnala «una violazione senza precedenti nella storia del Patto di Stabilità», e chiede al Governo italiano di fornire spiegazioni entro lunedì 22 ottobre.

Bruxelles esprime «seria preoccupazione», per lo scostamento pari all’1,5% del PIL contenuto nel documento di programmazione, e non ritiene convincenti le stime di riduzione del debito pubblico.

Va segnalato che analoghe missive in questi giorni sono state inviate a diversi altri Governi europei, e che il tutto si riconduce alla normale dialettica Roma – Bruxelles sulla sessione di Bilancio. Ma non si possono sottovalutare i toni particolarmente critici nei confronti dell’Italia, pur fra una serie di richiami, un po’ da parte di tutti, a un dialogo costruttivo.

Il prossimo passo sarà prevedibilmente, una risposta del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, alla missiva di Bruxelles. Nel frattempo, il premier Giovanni Conte ha difeso l’impostazione della manovra italiana, sia sul fronte del deficit sia sul fronte della riduzione del debito, ma ha anche escluso un muro contro muro.

Dopo che arriveranno le considerazioni ufficiale richieste da Bruxelles per lunedì, la commissione emetterà (entro la fine di ottobre) la valutazione ufficiale sulla manovra. Nel frattempo, sarà iniziato l’iter di approvazione parlamentare, che si concluderà entro la fine dell’anno, e che sarà con ogni probabilità la sede in cui verranno recepiti, eventualmente, i rilievi europei.