Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha ribadito di fronte agli imprenditori di Varese e Brescia come l’obiettivo primario per l’associazione sia oggi il dialogo con i sindacati per il rinnovo del modello contrattuale e, in secondo luogo, la partecipazione dei lavoratori agli organi aziendali.
Secondo quanto dichiarato, è necessario inoltre mutare gli assetti contrattuali poiché il nostro mondo del lavoro è agli ultimi posti per flessibilità e produttività.
Occorre quindi coniugare salari e produttività e, per farlo, è necessario un alleggerimento del contratto nazionale, lasciando molto più spazio alla contrattazione aziendale.
Il riferimento alla nutrita schiera di Pmi che caratterizza la forza trainante dell’economia del Paese è chiaro: tra le piccole e medie imprese la gestione dei rapporti – anche in senso contrattuale e salariale – fra manager e dipendenti è strategica.
Per quanto riguarda il dialogo con i sindacati, Marcegaglia intende risolvere la questione in pochi mesi, forse entro settembre, anche se ritiene necessario non accettare condizioni che «ricordino la scala mobile e che ci portino al di fuori dell’Europa».
Il presidente degli industriali ha ricordato infine l’importanza del recente decreto del Governo sulla detassazione degli straordinari, particolarmente importante per i lavoratori e le aziende, ma anche per offrire una linea guida sulla strada da percorrere nella negoziazione con i sindacati.