In vista dell’addio definitivo al diesel, che verrà accelerato dalle limitazioni del traffico che diventeranno sempre più stringenti tra il 2025 e il 2030 e dagli aumenti previsti per il prezzo del gasolio che in futuro dovrebbe aumentare per allinearsi a quelli della benzina, le aziende con flotte aziendali devono iniziare a valutare possibili alternative, soprattutto se si trovano nella situazione di comprare nuovi veicoli per ampliare la propria flotta o di sostituire alcune vetture.
GPL e Metano
Tra le alternative possibili al diesel, oltre la benzina, anch’essa inquinante e quindi soggetta a blocchi del traffico, oltre a non essere il massimo sotto il profilo dei consumi, vi è l’acquisto o la trasformazione di un’auto a gas (GPL o metano). C’è da dire però che in alcuni, rari casi, anche a questo tipo di auto potrebbe essere vietato l’accesso ad alcune zone centrali delle città, come avvenuto Torino.
Auto ibride
L’alternativa che probabilmente prenderà più piede nel prossimo futuro è l’acquisto di un’auto ibrida. Qui il contro è rappresentato essenzialmente dal prezzo di acquisto più elevato e dai consumi più alti in caso di viaggi in autostrada, compensati da quelli generalmente molto buoni in città e nel misto.
Auto elettriche
Nonostante l’auto elettrica si stia diffondendo sempre di più anche come scelta di acquisto da parte dei fleet manager, a limitarne un più ampio ricorso a questo tipo di vetture sono i prezzi quasi proibitivi e l’ancora poco limitata disponibilità di colonnine di ricarica.
Car sharing e NLT
Una buona alternativa all’acquisto di un’auto, anche aziendale, nel caso in cui non si percorrano molti chilometri l’anno (meno di 5mila) è il car sharing. Molto diffuso inoltre, da parte delle aziende e dei professionisti, il ricorso al noleggio a lungo termine, che consente di avere a disposizione veicoli che consentono di circolare praticamente in ogni situazione.