Il riconoscimento di contributi figurativi arretrati ai fini di un incremento della pensione avviene retroattivamente, ma solo a partire dalla data in cui il pensionato presenta domanda al ministero, non da quella di inizio del trattamento previdenziale. La precisazione arriva da una sentenza di Cassazione, che si riferisce a una riliquidazione della pensione (come si chiama tecnicamente il ricalcolo) sulla base di una richiesta di contributi figurativi relativi agli anni dal 1938 al 1945, dovuti a un pensionato che percepiva l’assegno dal 1981.
Quest’ultimo chiedeva una riliquidazione a far data, appunto, dal 1981, mentre l’INPS li aveva accreditati solo dal 2003, ovvero dal momento in cui aveva ricevuto gli atti. Il pensionato aveva presentato la richiesta di accredito contributo alla commissione ministeriale nel 2000.
Ebbene, la sentenza stabilisce che, in effetti, l’interpretazione dell’INPS è stata troppo restrittiva, ma non riconosce il diritto agli arretrati fin dal 1981: si limita a farlo dal momento in cui è stata presentata la domanda, ovvero dal 2000.
Il diritto alla riliquidazione sin dall’inizio della pensione, si legge nella sentenza 24745/2018, «può essere sostenuto rispetto a crediti previdenziali ed assistenziali estinti in ritardo e per i quali vi sia mora, anche ex re, del debitore». Se quindi il diritto fosse stato indipendente dalla richiesta di accredito contributi figurativi, ci sarebbe stata riliquidazione sull’intera pensione.
Ma nel caso in cui il ricalcolo dell’assegno previdenziale avvenga in base a una richiesta di riconoscimento di contributi figurativi, il discorso cambia. In questo caso, infatti, la prestazione dipende dalla presentazione di una specifica domanda. E’ da questo momento che l’ente previdenziale è tenuto a provvedere. In realtà, si applica la norma per cui la data precisa, in base alla legge 533/1973, si calcola a partire dal 120esimo giorno dalla presentazione della domanda.
Quindi, per riassumere, un pensionato che presenta domanda di riconoscimento dei contributi arretrati, ha diritto alla riliquidazione della pensione conseguente a partire dal 120esimo giorno dalla presentazione della domanda (sempre che la richiesta venga accolta).