Il 12 ottobre apre i battenti la sesta edizione di Maker Faire Rome, in programma alla Fiera di Roma, arricchita quest’anno da un’area allestita ad hoc per valorizzare la sezione italiana della British Interplanetary Society e della Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università Sapienza di Roma.
L’area Maker for Space di MFR 2018 rappresenta un’occasione unica per conoscere alcuni aspetti pratici dell’ingegneria spaziale entrando anche in contatto con i protagonisti del settore tra cui Don Eyles, programmatore e ingegnere del MIT e Mark Hempsell, ingegnere britannico e attuale presidente di The British Interplanetary Society.
Maker Faire Rome 2018 introdurrà dunque il mondo dei Makers for Space come quello di un gruppo eclettico di persone che fin dall’inizio dell’era spaziale ha dovuto inventare, innovare, ingegnerizzare nuove soluzioni per nuovi problemi. Molti grandi protagonisti agli albori dell’astronautica erano Makers: da Hermann Oberth, a Wernher Von Braun, a Robert Goddard, e poi le loro controparti russe, senza dimenticare i primi sperimentatori italiani come Fenoglio, Gussalli, Cicogna e altri. La loro eredità sarà presentata nella mostra che fa parte dell’area di Makers for Space mentre i Makers di oggi, i moderni artigiani delle invenzioni spaziali, saranno raccolti in postazioni intorno alla stessa.
L’esposizione celebra due grandi successi nella storia della tecnologia spaziale:
- il Programma Apollo;
- il Progetto San Marco.
La sezione Makers for Space si propone di mostrare ai visitatori come anche costruire per lo spazio rappresenti un settore della creatività umana innovativo e proiettato al cambiamento, dotato di un significato speciale perché gli oggetti creati sono destinati a oltrepassare la tipica esperienza umana.