La stretta sulla privacy data dal GDPR pone una serie di problematiche per le aziende e in particolare per il marketing. Dopo un iniziale momento in cui l’utilizzo dei dati appariva come manna dal cielo adesso le aziende devono stare attente a come si muovono. Lo scenario attuale è stato analizzato da Forrester.
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Secondo il report le nuove disposizioni avranno un impatto importante sul mondo della pubblicità online, in particolare non sarà più possibile tagliare su misura i contenuti, permettendo di costruire una comunicazione basata su segmenti di clienti, ma senza poter seguire l’evoluzione del singolo cliente.
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Un altro problema riguarda l’uso dei dati di terze parti, infatti si complica la possibilità di qualificare il dato come personale, risalendo all’identità di un individuo.
La normativa va per il sottile anche per quanto riguarda la profilazione, se è possibile raggiungere un certo grado di personalizzazione non è però più permesso concedere sconti o inviare coupon in base al profilo, perché potrebbe essere considerata una pratica discriminatoria.
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I consigli di Forrester per sopravvivere a questo tipo di scenario sono essenzialmente quattro:
- cercare risorse specializzate in grado di fornire un corretto indirizzo,
- stare in allerta con lo sguardo rivolto all’orizzonte della regolamentazione sulla privacy,
- essere certi che i partner tecnologici e commerciali non siano causa di difficoltà
- spostare l’attenzione dalla quantità alla qualità dei dati.