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Competenze in crisi e mismatch lavorativo: come reagire

di Anna Fabi

3 Ottobre 2018 09:00

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Trend positivo per lo sviluppo globale ma non per l'allineamento delle skill alle richieste delle aziende.

Secondo la settima edizione dell’Hays Global Skills Index – report annuale pubblicato in collaborazione con Oxford Economics – è in atto un crescente divario tra competenze vantate dai professionisti e qualifiche richieste dalle aziende.

Il report evidenzia il forte squilibrio tra domanda e offerta di skills, perchè i datori di lavoro faticano a trovare figure adatte alle sfide poste dal progresso tecnologico (Intelligenza Artificiale,  Machine Learning…).

L’indagine “Investing in the Skills of Tomorrow; Avoiding a Spiralling Skills Crisis” rivela  come il mercato del lavoro sia caratterizzato da un incremento di posti vacanti, frutto di una mancanza di matching tra qualifiche e offerte.

Tuttavia, si registrano in aumento le chance di sviluppare le skill necessarie per ricoprire i ruoli richiesti dalle aziende: secondo gli esperti è infatti strategico avviare programmi di formazione sul posto di lavoro.

Questo stallo produce un circolo vizioso: senza skill adatte, la produttività subisce una battuta d’arresto per la mancanza di investimenti delle imprese in nuove tecnologie. Come ritiene Alistair Cox, CEO di Hays, dunque:

è determinante attivare iniziative per evitare che la crisi di competenze diventi irrecuperabile e metta alle strette le aziende, costrette a ricercare le risorse qualificate in ottica sempre più “last minute”.