Con la circolare 96 del 21 settembre 2018, l’INPS detta criteri e linee guida per attuare il ridimensionamento di alcune agenzie localizzate sul territorio nazionale.
Il documento illustra i parametri di fattibilità per l’istituzione, la chiusura e la trasformazione delle agenzie territoriali in punti INPS, iniziative che devono basarsi su una valutazione che tenga conto di costi e benefici, strutturata su precisi criteri operativi.
Secondo l’INPS, i canoni da prendere come riferimento sono principalmente tre:
- individuazione del bacino di utenza e dell’accessibilità alle Strutture dell’Istituto, considerando le caratteristiche territoriali degli insediamenti abitativi e il sistema viario e dei trasporti;
- comparazione dei valori di stima del miglioramento dei livelli di funzionalità e qualità dei servizi conseguibili dalle agenzie;
- bilanciamento tra costi emergenti e costi cessanti legati alla riconfigurazione dell’assetto di servizio, anche tenuto conto delle possibilità di erogazione dei servizi consentite dalla tecnologia.
Come precisa l’Istituto, per procedere con la chiusura o trasformazione di un’agenzia è necessario che siano rispettati almeno due requisiti tra: popolazione residente maggiore di 60mila abitanti, personale assegnato maggiore di 10 unità lavorative, tasso di ipercopertura inferiore al 60% (vale a dire il rapporto percentuale fra la popolazione che risiede nel bacino di utenza in grado di raggiungere dal proprio Comune più di una struttura INPS nella provincia con mezzi propri e in un tempo pari o inferiore a 30 minuti, e il totale della popolazione residente nello stesso bacino).