Si riapre il Tavolo della Moda fra parti sociali e Governo, per mettere a punto strategie che puntino sul valore del Made in Italy nel mondo, anche con l’obiettivo di trainare le PMI.
Serve un supporto adeguato per le piccole e medie imprese della Moda che deve toccare diversi ambiti, dalla partecipazione alle fiere estere, alle missioni commerciali e più in generale per la promozione del Made in Italy.
Lo ha dichiarato Dario Galli, viceministro allo Sviluppo economico, in vista della riunione del Tavolo della Moda fissata per il prossimo 9 ottobre.
Dunque, un maggior impegno a favore delle PMI del Made in Italy, magari sfruttando le sinergie possibili con altri settori. Lo stesso Galli propone un esempio:
nelle missioni estere, potremmo portare non solo il Fashion, ma organizzare eventi che uniscano anche Food e Musica, in modo da sfruttare tutte le eccellenze che abbiamo.
Si tratta di una strategia molto simile a quella che nei giorni scorsi il ministro per le Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, ha proposto per il Turismo, che potrebbe diventare ambasciatore del gusto, ovvero della cucina italiana e dei suoi prodotti tipici.
Analogamente, si possono unire gli sforzi della Moda, settore simbolo del Made in Italy, a quelli di altre nicchie di mercato in cui le imprese esprimono eccellenze.
L’internazionalizzazione, non a caso, è fra gli argomenti di dibattito al centro del Tavolo della Moda, insieme alla lotta ad abusivismo e contraffazione e a potenziamento del marchio italiano nel mondo.