L’Amministrazione finanziaria mette a disposizione del contribuente nuovi strumenti per affrontare l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti che scatta dal 2019 e garantisce una fase di avvio graduale, caratterizzata dalla collaborazione con contribuenti, imprese e professionisti. Lo ha chiarito Paolo Savini, vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, intervenendo al Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili dedicato a “Come la rivoluzione digitale sta cambiando la professione”.
Indipendente da eventuali proroghe dell’obbligo 2019, il Fisco rassicura il contribuente sulla fase di passaggio.
Si tratta di un cambiamento fondamentale, che Savini paragona all’introduzione nel 1998 dell’obbligo di invio telematico delle dichiarazioni dei redditi.
Dal prossimo gennaio dovranno emettere fattura elettronica oltre 5 milioni di Partite IVA, che produrranno oltre 1 miliardo di documenti. Numeri importanti, che rappresentano una sfida per tutti. Anche per chi deve gestire le operazioni sul fronte organizzativo e digitale.
Le fatture elettroniche passeranno tutte sul SdI, il sistema di interscambio sul quale già transitano tutte le e-fatture verso la pubblica amministrazione. La piattaforme è stata aggiornata in base alla nuova legge e il Fisco sta sperimentando una serie di semplificazioni.
Come la pre-registrazione, che consente di fornire al Fisco un recapito telematico a cui ricevere le fatture, accessibile a tutti. In questo modo si evitano errori nell’indicazione dell’indirizzo e si facilita l’accesso da parte dei clienti. Dunque, una sorta di anagrafe digitale dei soggetti obbligati ad emettere fattura elettronica, che faccia da punto di raccordo e di riferimento per i diversi soggetti coinvolti.
In generale, il Fisco ha messo a disposizione materiali e procedure per inviare la fattura elettronica sul portale “Fatture e Corrispettivi“. E garantirà:
elasticità nell’avvio di una novità importante come questa ci dovrà essere.
In vista potrebbero esserci novità sull’ambito di applicazione dell’obbligo. In base ad anticipazioni sulla Legge di Bilancio, ad esempio, il Governo studia l’esclusione dall’obbligo alcune categorie di operatori come i negozi o i lavoratori autonomi in regime dei minimi. Da più parti ci sono richieste di proroghe o di avvio soft sul fronte delle sanzioni.
Un elemento su cui Savini insiste, in relazione al dibattito politico, è la necessità di certezze:
la fatturazione elettronica è un processo simmetrico che riguarda cliente e fornitore, è necessario quindi prestare massima attenzione nel fare interventi normativi, altrimenti si rischia di creare una apparente semplificazione che è una complicazione per capire di volta in volta chi è obbligato o no alla fatturazione elettronica.