Una recente ricerca ha svelato che il 68% dei dipendenti valuta la possibilità di cambiare lavoro nel corso dell’anno. L’89% dei datori di lavoro pensa che dipenda da questioni economiche mentre il 75% degli intervistati svela che il vero motivo è lo scarso feeling con il capo, l’88% non nutre passione per il lavoro che svolge e l’80% ne ha perso l’interesse.
Puntare sul fattore salario non sempre dunque è sufficiente. Certo, motivare i dipendenti non è facile. Ma un loro diretto coinvolgimento incrementerà senza dubbio l’interesse per l’azienda.
Il primo passo è parlare con i dipendenti inviando loro un questionario, anche da compilare in forma anonima, per conoscerne il grado di soddisfazione. Il passo successivo è chiedere loro consiglio per cambiare le cose e per sapere in cosa vorrebbero ricevere aiuto.
=> Engagement dipendenti: come migliorarlo
Fare delle riunioni che puntino a stabilire come muoversi per il benessere dei dipendenti dà tutt’altra prospettiva all’azienda. In questi contesti si potrà parlare liberamente per stabilire il nuovo volto dell’azienda. I dipendenti apprezzeranno certamente questo nuovo interesse nei loro confronti.
In questo contesto il manager deve essere parte attiva, partecipando in prima persona agli incontri.
=> Il benessere del dipendente
Un altro piccolo passo potrebbe essere promuovere il divertimento extra aziendale, con attività di team building piacevoli. Ma se il budget non lo permette anche piccole cose come una passeggiata che rompa la routine lavorativa o una pausa pranzo in un posto particolarmente piacevole possono fare la differenza.
Un ultimo accorgimento è non trascurare mai la formazione dei dipendenti, puntando alla crescita professionale del singolo individuo e stimolandolo dal punto di vista intellettuale. Ciò è un chiaro segno di interesse che il dipendente apprezzerà di certo.