Il Decreto Dignità ha introdotto alcune novità, tra le quali anche la reintroduzione dei voucher lavoro, dopo l’abolizione voluta dal governo Renzi, che potranno essere utilizzati dalle imprese agricole, dalle strutture turistiche alberghiere o ricettive e dagli enti locali per pagare i lavoratori under25, disoccupati, pensionati, percettori del reddito di inclusione o di altre forme di sostegno al reddito nell’ambito delle prestazioni occasionali.
Si tratta di un ritorno fortemente voluto da associazioni datoriali e imprese che chiedevano di poter tornare ad utilizzare i buoni lavoro per il pagamento di determinati servizi e impieghi occasionali di tipo accessorio.
La novità è frutto di un emendamento al Decreto Dignità, accolto in sede di approvazione, che di fatto consente di utilizzare i PrestO (Prestazione Occasionale) con modalità del tutto simili ai vecchi voucher lavoro.
Agricoltura e Turismo
Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, ha commentato con soddisfazione tale novità:
Con i voucher circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attività stagionali in campagna dove sono impiegati soltanto per le attività svolte da disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l’anno precedente.
Nel settore agricolo il ritorno dei voucher lavoro riafferma, secondo Moncalvo:
Principi originari senza gli abusi che si sono verificati in altri settori e si assicura al settore uno strumento agile, flessibile che semplifica rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestività tipica di una attività condizionata dalla natura ma che offre anche una opportunità di integrare il reddito delle categorie più deboli.
In agricoltura, l’uso dei voucher è consentito se l’azienda ha non più di 5 dipendenti, mentre per gli alberghi e le strutture ricettive il limite è di 8 lavoratori a tempo indeterminato. I tempi di utilizzo passano inoltre da tre giorni a 10 giorni tra la data di inizio e il monte orario complessivo presunto.