Regole più chiare per il bilancio, per l’emissione di strumenti finanziari, proroga ad agosto 2019 per l’adeguamento degli statuti, novità fiscali: sono alcune delle principali modifiche contenute nel correttivo del Codice del Terzo Settore, in vigore dallo scorso 11 settembre.
Si tratta del Dlgs 105/2018, che di fatto completa la Riforma avviata negli anni scorsi con il Codice terzo settore. Le imprese e gli enti hanno tempo fino al 3 agosto 2019 per adeguare gli Statuti alla normativa: c’è quindi una proroga rispetto al termine originariamente fissato per il febbraio 2019.
Fra le principali modifiche, vengono chiarite le regole per redazione e deposito del bilancio di esercizio e vengono introdotte novità caaso per caso, ad esempio per gli enti non commerciali, che se incassano meno di 220mila euro possono tenere il rendiconto di cassa invece delle scritture contabili.
Ci sono poi nuove indicazioni relative agli obblighi di comunicazione relativi all’emissione di titoli di solidarietà (obbligazioni specifiche per il terzo settore, con particolari regole) e al social lending, regole più stringenti per chi utilizza il social bonus, credito d’imposta per le erogazioni liberali in favore di enti del Terzo Settore che recuperano immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità organizzata.
Sul fronte fiscale, esenzione Ires per le organizzazioni di volontariato estesa agli enti filantropici, esclusione dagli indici di affidabilità fiscale (che andranno a sostituire gli studi di settore) per le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato che applicano il regime forfettario.