Il rinvio dello Spesometro al primo ottobre non riguarda le liquidazioni periodiche IVA, per le quali la scadenza resta il 17 settembre: in attesa del documento di interpretazione autentica fornito dall’Agenzia delle Entrate – preannunciato da anticipazioni di stampa – segnaliamo che la ratio della legge e l’orientamento del Fisco sembrano essere questi.
Il punto è la formulazione del comma 932 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2018, che sposta l’adempimento relativo allo Spesometro dal 16 al 30 settembre.
Al fine di evitare la sovrapposizione di adempimenti per gli anni in cui si applicano le disposizioni di cui all’articolo 21 del decreto-legge 78/2010, il termine del 16 settembre è spostato al 30 settembre.
In pratica, il legislatore ha rinviato lo Spesometro per evitare la sovrapposizione, ma non ha specificato con chiarezza se lo slittamento al 30 settembre riguardasse anche le liquidazioni periodiche (Lipe) IVA.
In effetti, l’interpretazione letterale della norma sopra citata sembra riferirsi al solo Spesometro, spostato a fine mese per evitare la sovrapposizione con gli altri adempimenti IVA. Ma in mancanza di ulteriori precisazioni, è possibile interpretare la norma anche in modo diverso, ovvero facendo slittare anche la liquidazione periodica alla stessa data.
A confermarlo sarebbe anche lo scadenzario fiscale dell’Agenzia delle Entrate, che riporta come data ultima per le liquidazioni periodiche IVA il 17 settembre.
Anche in seguito a specifiche richieste di chiarimento da parte dei commercialisti, dunque, si attendono a breve ulteriori precisazioni del Fisco per togliere ogni dubbio interpretativo.