E’ stata depositata presso la Cancelleria federale, la proposta di legge di iniziativa popolare, intitolata “Per un’immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)“, che punta a chiudere definitivamente le frontiere ai lavoratori provenienti dall’Unione Europea, limitando la libera circolazione delle persone con l’UE.
No alla libera circolazione
Sono state ben 119.000 le firme raccolte secondo Udc e Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (Asni), promotori dell’iniziativa, in favore del testo che prevede che la Svizzera regoli in maniera autonoma l’immigrazione degli stranieri, evitando ogni nuovo trattato di obbligo internazionale per la libera circolazione. Le autorità, se dovesse passare la legge, avrebbero inoltre un anno di tempo per negoziare con Bruxelles la fine dell’accordo.
Un’iniziativa che sembra stonare con le varie iniziative UE volte a creare un mercato unico del lavoro e a favorire la mobilità dei professionisti e il lavoro oltre i confini nazionali.
A spingere gli svizzeri a questa chiusura sarebbe la necessità di spingere il prodotto interno lordo pro capite, i salari e l’occupazione, in stallo, in particolare nelle regioni di confine, nonostante l’economia svizzera stia andando piuttosto bene a dispetto della crisi europea e dell’indebolimento dell’euro.
La colpa di questa situazione risiederebbe proprio nella libera circolazione delle persone con l’UE, attratte in Svizzera dagli alti salari. L’arrivo in massa di manodopera straniera comporterebbe, secondo i sostenitori dell’iniziativa, ad un calo dei salari per gli svizzeri e per gli stranieri che già vivono in Svizzera, facilmente sostituiti da lavoratori a basso costo.