Il peso fiscale che grava sulle imprese in Italia si caratterizza per importi molto differenti tra loro, soprattutto se si prendono in considerazione Comuni diversi.
A sottolinearlo è la CNA attraverso il report “Comune che vai, fisco che trovi”, documento che evidenzia come in cima alla classifica delle città più “care” compaia Reggio Calabria, dove per un’impresa la cifra da pagare in tasse corrisponde a circa il 73,4% di quello che fattura. A seguire figurano Bologna (72,2%), Roma e Firenze (69,5%), Catania 69%, Bari 68,5%, Napoli 68,2%.
Dall’altro lato della graduatoria, tra i Comuni più virtuosi, c’è invece Gorizia che richiede un esborso da parte delle imprese pari al 53,8%, seguita da Udine (54,5%) e Imola (54,9%). La media nazionale è invece pari al 61,4%.
Qui di seguito le prime dieci posizioni della classifica stilata dalla CNA, corrispondenti ai Comuni italiani più virtuosi:
Il Rapporto 2018 si basa sull’analisi della tassazione in 137 Comuni italiani, dal 2011 al 2017, con una proiezione per l’anno 2018. Sono compresi tutti i capoluoghi di Provincia e altri 23 Comuni che presentano un’alta densità di popolazione e di piccole imprese.
Il report calcola sia il “Total Tax Rate” tenendo conto della dimensione prevalente dell’impresa italiana sia il “Tax Free Day”, in pratica la data fino alla quale l’imprenditore deve lavorare ogni anno per produrre il reddito finalizzato ad assolvere gli obblighi fiscali e contributivi.