Il miglioramento delle competenze dei propri dipendenti è parte della strategia aziendale. Non si tratta di offrire qualcosa in più ma di un vero e proprio must per assicurarsi l’engagement dei lavoratori e per non far rimanere indietro l’impresa. Infatti, se il lavoratore rimane fermo anche il business ne risente.
La necessità di acquisire competenze digitali, per fare un esempio, dimostra come sia necessario introdurre la giusta formazione in azienda. Non si può pensare di fare un ricambio totale dei lavoratori, meglio migliorare quelli che si hanno già. Le giovani generazioni inoltre, e tutti i lavoratori di un certo livello, considerano l’offerta formativa parte integrante del loro lavoro e pretendono di poter crescere all’interno dell’azienda.
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È stato anche dimostrato che i programmi di formazione stimolano il morale e la soddisfazione dei dipendenti, aumentando la fidelizzazione e la produttività del singolo. All’obiezione che i programmi formativi sono troppo costosi si può rispondere tenendo in considerazione i costi che ci potrebbero essere dovendo sostituire un lavoratore insoddisfatto. Nuove selezioni, nuova formazione e un danno all’azienda sono dietro l‘angolo in uno scenario del genere.
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Inoltre si possono trovare anche modi per risparmiare, puntando all’individuazione di un mentor interno all’azienda capace di fornire nuovi strumenti al lavoratore. Anche la tecnologia può venire in aiuto, con la proposta di video e l’accesso a piattaforme formative on line. Si può anche pensare di puntare a piccoli programmi formativi, con lezioni di dieci minuti, capaci di fornire strumenti pratici mirati.
L’importante è capire l’importanza della formazione e al ruolo centrale che essa gioca nella soddisfazione dei dipendenti.