Cala il reddito medio dei professionisti, che tra il 2007 e il 2015 ha subito un abbassamento dell’8,6%. Lo sottolinea il documento pubblicato dal CNI (Consiglio Nazionale degli Ingegneri), mettendo in evidenza come questa cifra sia dovuta all’incremento del numero dei professionisti e al conseguente abbassamento del redito individuale.
Allo stesso tempo, il quadro si presenta differenziato per i vari ambiti professionali: se per le professioni tecniche i redditi sono calati del 18,6%, raggiunge quota 29,2% il calo che coinvolge la sfera giuridica, mentre per quanto riguarda il settore economico la percentuale scende fino all’1,5%.
Sono le professioni sanitarie, in controtendenza, ad aver visto un aumento reddituale pari al 15,6%. Tirando le somme, il report segnala un reddito medio pro capite pari a 30.797 euro. Non mancano le differenze anche per quanto concerne i lavoratori autonomi appartenenti a generazioni diverse, tanto che i redditi dei professionisti tra i 25 e i 30 anni sono calati dell’8,4%, quelli dei colleghi con età comprese tra 30 e 35 anni hanno perso il 15,9% e quelli over 35 ma non ancora quarantenni hanno subito una perdita pari al 19,4%.
Non va meglio per le professioniste donne, che hanno visto calare il loro reddito del 9,5%.