L’esperto che indirizza il neoassunto e lo guida alla scoperta dell’azienda è un concetto che non sorprende, ma esiste anche un modo diverso di creare condivisione di saperi all’interno dell’azienda: il reverse mentoring.
Si tratta di mettere in relazione i lavoratori dal basso verso l’altro. Non sono rari i casi in cui anche i vertici aziendali debbano imparare qualcosa dai lavoratori di grado più semplice. Questo scambio di informazioni porta a molti vantaggi. Prima di tutto mette in relazione comparti diversi, inoltre permette di imparare qualcosa da chi direttamente fa un lavoro ogni giorno tagliando costi di formazione e tempi lunghi.
=> Il leader umile
In sessioni di un’ora è possibile imparare moltissime cose e rendere la comunicazione più gratificante. Uno scambio del genere presuppone però molta umiltà. Il manager che si trova a confrontarsi con i lavoratori deve essere in grado di ammettere la propria ignoranza, non temendo di fare domande che possano apparire ingenue e, anzi, invitando anche gli altri a farne. Le cose più scontate infatti possono essere quelle più utili a chi non le conosce.
=> Avviare un efficace programma di mentoring aziendale
Il reverse mentoring ha anche degli effetti collaterali molti utili, permettendo a comparti diversi di entrare in contatto. Il manager che ha bisogno di informazioni in diversi settori potrà far incontrare i rappresentanti degli stessi, permettendo a loro volta di conoscersi. Allargando la cerchia sarà più facile sviluppare una comunicazione interna.