Si conferma il trend 2018 che vede diminuire l’adesione di imprenditori stranieri al programma Italia Startup Visa, visto d’ingresso semplificato coloro che vogliono stabilirsi nel Paese per aprire una startup innovativa.
Una procedura interamente digitale, veloce (30 giorni per ottenere il via libera), bilingue e gratuita, che però non sembra decollare.
Delle 364 domande presentate ne sono state approvate 200, ma 19 hanno poi rinunciato al trasferimento in Italia. Quindi, gli imprenditori stranieri al momento attesi dal programma Italia Startup Visa sono 181. I dati sono contenuti nel consueto report del ministero dello Sviluppo economico.
Le domande presentate nel 2018 sono 48, circa la metà delle 90 arrivate l’anno scorso. Il motivo individuato dai tecnici dell’esecutivo è la «totale assenza, nel corso degli ultimi sei mesi, di candidature per “aggregazione” a startup già esistenti», per le più stringenti disposizioni introdotte e l’entrata in operatività di uno specifico visto per investitori, che prevede un canale agevolato per chi investe in startup innovative.
Top ten
Provenienza | Candidati | Approvati |
Russia | 79 | 63 |
Cina | 76 | 42 |
Pakistan | 30 | 5 |
Usa | 29 | 19 |
Ucraina | 21 | 17 |
Iran | 19 | 12 |
India | 16 | 5 |
Egitto | 6 | 1 |
Brasile | 5 | 4 |
Giappone | 5 | 4 |
Gli aspiranti imprenditori sono in grande maggioranza uomini (il 67,3%, contro il 32,7% femminile), l’eta media è di 36,9 anni, i richiedenti provengono da 43 paesi (il secondo trimestre 2018 segna l’ingresso di Biellorussia e Messico), mentre sono 28 le nazionalità di appartenenza di coloro che hanno avuto risposta positiva alla domanda. Sul podio, come paesi di provenienza, Russia, Cina e Pakistan.