La Pubblica Amministrazione è tenuta a rispettare un periodo di tempo preciso per comunicare la data di svolgimento della prova orale di una selezione, lasciando intercorrere almeno venti giorni tra l’avvio e il giorno del colloquio.
Lo ha ribadito il TAR dell’Emilia-Romagna (Sezione di Parma) con una sentenza emessa lo scorso 13 giugno, sottolineando come il regolamento sull’accesso al pubblico impiego preveda l’obbligo per la PA di avvisare i singoli candidati almeno venti giorni prima della prova orale.
La sentenza riguarda, nello specifico, il ricorso avviato da un dirigente impossibilitato a presentarsi al colloquio orale nell’ambito di una procedura di mobilità perché convocato con un preavviso inadeguato, successivamente escluso dalla selezione.
Il TAR ha dato ragione al dirigente annullando il provvedimento di voluto dalla PA, che inizialmente aveva bandito lo stesso candidato reo di non aver sostenuto il colloquio nella data stabilita: la Commissione esaminatrice ha quindi l’obbligo di riconvocarlo consentendogli di sostenere l’orale entro i tempi stabiliti dalla normativa vigente in materia di concorsi pubblici.