L’Italia si colloca all’ottantaduesimo posto a livello globale per la capacità di colmare le disparità di genere in ambito professionale. Lo afferma l’Osservatorio JobPricing nell’ultima edizione del Gender Gap Report, che raccoglie i dati 2016-2017 facendo riferimento alla RAL – Retribuzione Annua Lorda.
L’Italia ha visto un sensibile peggioramento rispetto al passato, sia per quanto riguarda l’indice generale relativo al Gender Gap sia per gli indici secondari, fatta eccezione per l’istruzione: partecipazione ed opportunità economiche, salute e sopravvivenza, valorizzazione politica.
Il gap tra i due sessi nel settore delle opportunità professionali, in particolare, risulta particolarmente critico. Stando al report, inoltre, oltre alla parità retributiva esistono altre forbici ampie da prendere in esame, come quelle relative al guadagno stimato e all’accesso delle donne alle professioni di maggior rilievo sia in ambito pubblico sia privato.
Analizzando i dati sulle posizioni apicali, sono stati evidenziati miglioramenti lievi e segno di un progresso molto lento: dal 2007 al 2017, infatti, il numero di dirigenti donna è passato dal 26% al 31%.
Se un dirigente donna percepisce circa 9mila euro lordi in meno del collega uomo, per i quadri la differenza è pari a 2mila euro: esistono alcuni ruoli che vedono retribuzioni superiori rispetto agli uomini, prevalentemente nelle professioni delle aree commerciale, vendite e marketing.
I ruoli specifici nella dirigenza con un gender gap a vantaggio delle donne sono:
- Direttore Vendite Italia 5%;
- Direttore Vendite e Marketing 1%;
- Business Development Manager 1%.
Per quanto riguarda i quadri aziendali:
- Responsabile Amministrazione Vendite 7%;
- Responsabile Laboratorio Qualità di Prodotto 3%;
- Responsabile Compensation/Benefits 3%;
- Responsabile Manutenzione 2%;
- Responsabile Vendite di Area Estero / Export Area Manager 1%.
