Sono in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quattro direttive europee sull’economia circolare che riguardano gestione rifiuti, discariche, apparecchiature elettriche, imballaggi. Gli Stati membri hanno due anni di tempo per recepirle, fino al 5 luglio 2020.
La Direttiva 2018/851 riguarda la produzione di rifiuti mentre quella 2018/849 veicoli fuori uso, pile e accumulatori e loro rifiuti, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). In tutti i casi, si punta ad introdurre criteri di maggiore efficienza delle risorse, fondamentale per il passaggio a un’economia circolare.
La direttiva 2018/850 riguarda invece la riduzione delle discariche e prevede rigidi requisiti operativi e tecnici per rifiuti e discariche, volti a prevenire o a ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull’ambiente.
La direttiva Direttiva 2018/852 interviene infine su imballaggi e rifiuti da imballaggio, con misure per prevenirne la produzione, incentivare il riutilizzo e riciclaggio e altre forme di recupero. La norma fissa una serie di obiettivi: entro il 31 dicembre 2025 sarà riciclato almeno il 65% degli imballaggi in peso, percentuale che salirà al 70% nel 2030. Obiettivi minimi di riciclaggio, in termini di peso, per materiali al 2025 e al 2020: il 50% e 55% plastica; 25% e 30% legno; 70% e 80% metalli ferrosi; 50% e 60% alluminio; 70% e 75% vetro e 75% e 85% per carta e cartone.