La flat tax non solo potrebbe partire già nel 2018, ma potrebbe scendere al 5% per le nuove imprese. Ulteriore agevolazione, quindi, per le startup, mentre le altre tipologie di aziende e lavoratori autonomi continuerebbero ad applicare l’attuale aliquota del 15%, con una platea però allargata.
Sono le principali misure a cui, secondo le anticipazioni che filtrano, stanno lavorando i tecnici dell’esecutivo nella messa a punto del programma fiscale, il cui nodo centrale resta la flat tax, ovvero l’aliquota unica per tutti al 15% (che salirebbe al 20% per i redditi superiori agli 80mila euro).
La flat tax è nel programma di Governo ma difficilmente, visti i costi, potrà essere approvata in tempi brevi, e nel frattempo l’esecutivo sta pensando a una sorta di introduzione graduale.
Subito la flat tax per le PMI, per i lavoratori autonomi e gli artigiani, non per tutti i contribuenti. Questa norma, dunque, potrebbe arrivare anche prima dell’estate, senza attendere la manovra d’autunno. E sembra destinata a prevedere anche un’aliquota super agevolata al 5%, per le nuove imprese, sempre parametrata a coefficienti di redditività diversi per le singole categorie di attività. E’ l’attuale sistema del regime forfettario, per cui l’imponibile si calcola in base a questi coefficienti.
Infine, in vista c’è anche un condono, che potrebbe riguardare le cartelle sotto i 100mila euro (la stragrande maggioranza delle pendenze con il Fisco).