Secondo una recente ricerca Sitecore e Vanson Bourne, il 66% delle aziende inglesi considera la personalizzazione una priorità fondamentale, eppure si trova incapace a gestirla nel migliore dei modi.
Questo perché l’acquisizione dei dati e la tutela della privacy sono i temi più caldi del momento per il mondo d’impresa (leggi GDPR), generando non poche preoccupazioni in ambito gestione dati e consenso alla profilazione.
Per il marketing si tratta di un’occasione mancata, considerato che i clienti sono propensi a diffondere i propri dati in cambio di una comunicazione tagliata su di loro.
Per questo, Sitecore fornisce tre consigli utili a far sì che la personalizzazione abbia successo.
Il primo è non spiare i clienti, nonostante le aziende abbiano a che fare con una grande quantità di dati i clienti devono essere sempre consapevoli di aver dato il permesso di gestirli, altrimenti il danno sarà enorme. I clienti vanno rispettati e tutti sono consapevoli dei propri diritti e stanno all’erta riguardo alla questione della privacy.
Il secondo è fornire contenuti di livello personalizzati. I clienti infatti apprezzano che li si consideri sotto tutti i punti di vista e dare loro qualcosa in più permette di connettersi ad un livello più profondo. Se è vero che l’obiettivo è vendere, è vero anche che costruire un reale rapporto con i clienti significa migliorare l’engagement.
L’ultimo consiglio è costruire un approccio olistico, che tenga conto di tutte le piattaforme e che permetta di conoscere davvero il cliente, garantendogli informazioni davvero utili. Cecilie Sofie Anker Andersen, Sales Manager per l’Italia, di Sitecore, spiega
I clienti sono felici di divulgare le informazioni personali in cambio di una migliore experience: desiderano solo che le aziende facciano attente valutazioni prima di utilizzarle.