“Future Culture: costruire una cultura di innovazione nell’era della trasformazione digitale” è il titolo del recente report Cornerstone On Demand e IDC, utile per capire a che punto si trovano professionisti HR, responsabili IT e manager di linea nella costruzione di una cultura dell’innovazione all’interno delle proprie aziende.
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Il modo considerato migliore per cambiare il volto dell’azienda è introdurre nuovi talenti, per questo il settore delle risorse umane gioca un ruolo fondamentale. L’innovazione inizia già nel modo in cui questi talenti vengono individuati. Nel 52% dei casi in Italia si preferisce la selezione interna, mentre per il 43% sono i social media a diventare centrali. Per quanto riguarda i criteri di selezione sono i requisiti professionali ad essere considerati l’elemento più importante, seguiti da quelli scolastici.
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Il modo considerato migliore per far crescere i dipendenti è curare la loro formazione attraverso programmi personalizzati, per il 65% delle aziende italiane, mentre rispetto ai colleghi europei si dà poco peso ai programmi di inserimento. Una delle strategie che sta avendo più successo negli ultimi anni è quella della revisione annuale. Il 43% delle aziende italiane ha adottato cicli di revisione strutturati e regolari con cadenza trimestrale. Di grande importanza il lavoro fatto in sinergia tra risorse umane e comparto IT, l’Italia appare infatti particolarmente attenta all’allineamento tra i due settori, come anche per l’allineamento fra HR e business.
Federico Francini, Regional Sales Director, Cornerstone OnDemand Italia, commenta
I risultati dell’indagine mettono in evidenza un chiaro collegamento tra velocità di innovazione e gestione dei talenti e il motivo per cui quest’ultima è così importante. Uno dei principali ostacoli che impedisce alle aziende italiane di portare avanti il proprio percorso di trasformazione digitale è la resistenza culturale al cambiamento.
e ancora
Per innovare davvero, le direzioni HR italiane devono incoraggiare il cambiamento e coordinare la gestione dei talenti in tutte le fasi del ciclo di vita del dipendente: dalla selezione all’onboarding, dalla revisione delle performance allo sviluppo. Il coordinamento di questi sforzi aiuterà le aziende a prevedere future carenze di competenze e pianificare i cambiamenti futuri, aumentando al tempo stesso produttività e innovazione.