In arrivo una importante scadenza per i lavoratori e gli uffci paghe delle aziende: entro fine mese è necessario consumare le vecchie ferie non godute, altrimenti si azzerano.
I giorni di ferie arretrate e non godute vanno infatti recuperate entro una certa scadenza, altrimenti si rischia di perderle: in particolare, entro il 30 giugno vanno utilizzate quelle maturate 18 mesi prima e rimaste inutilizzate.
Ferie non godute: scadenze e indennità
L’articolo 10 del D.Lgs n. 66/2003, attuativo delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE sull’organizzazione dell’orario di lavoro, prevede per tutti i lavoratori il diritto ad un periodo di ferie retribuite non inferiore ad un minimo di 4 settimane l’anno da utilizzare nel seguente modo:
- 2 settimane nel corso dell’anno di maturazione;
- 2 settimane entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.
Questo significa che entro il 30 giugno dovranno essere godute le ferie maturate due anni fa. E questo principio è valido anche con riferimento al periodo minimo legale, pari a quattro settimane di ferie retribuite.
Quando si possono monetizzare le ferie arretrate
Questo diritto, irrinunciabile e non monetizzabile se non a fine rapporto di lavoro, si perde qualora sia il dipendente a non richiederle nonostante i solleciti del datore di lavoro a farlo.
Non solo: se il datore di lavoro invita il dipendente ad utilizzare le ferie ma il lavoratore non ne fruisce, al momento di della cessazione del rapporto di lavoro si può perdere il diritto all’indennità sostitutiva.
Principio che si applica sia in caso di occupazione nel settore pubblico (con ulteriori regole) sia in quello privato.