In caso di decesso del fruitore di un credito d’imposta pluriennale (bonus ristrutturazioni), è prevista la reversibilità al coniuge e/o ai figli?
Il bonus ristrutturazione segue l’immobile, quindi in caso di decesso dell’utilizzatore passa agli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile. Il caso del trasferimento dell’immobile mortis causa, e del relativo diritto alla detrazione ristrutturazioni eventualmente in corso, è tratta dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 7/2017:
In caso di acquisizione dell’immobile per successione, le quote residue di detrazione si trasferiscono per intero esclusivamente all’erede o agli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile.
La detrazione compete a chi può disporre dell’immobile, a prescindere dalla circostanza che lo abbia adibito a propria abitazione principale. Ci sono però alcune regole che delimitano poi i diversi casi:
- se l’immobile è affittato non spetta la detrazione, perché l’erede non dispone dell’immobile;
- se l’immobile è libero la detrazione spetta in parti uguali agli eredi;
- se ci sono diversi eredi ma l’immobile è occupato da uno solo di essi, la detrazione spetta interamente a quest’ultimo.
La condizione della detenzione materiale e diretta del bene deve sussistere non solo per l’anno dell’accettazione dell’eredità, ma anche per ciascun anno per il quale il contribuente intenda fruire delle residue rate di detrazione
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz