Usufruendo di congedo straordinario retribuito, vorrei trascorrere un periodo di vacanza pur garantendo l’assistenza al mio familiare, come posso fare? Posso uscire a cena fuori? In poche parole ho ancora diritto a una mia vita o devo trascorrerla totalmente accanto al familiare invalido? Sto vivendo nel terrore di perdere il lavoro nel caso di un controllo.
Direi che si sta eccessivamente preoccupando. La cura della parente per il quale lei ha preso il congedo straordinario non prevede certo che lei resti in casa 24 ore su 24. Lei può organizzare la sua vita come meglio crede, compatibilmente con le esigenze di cura. Non ci sono regole che le impediscono di andare, ad esempio, fuori a cena.
In generale, ne caso di permessi legati all’assistenza dei familiari la legge si esprime rigidamente soltanto nei casi di congedo sfruttati per prestare attività lavorative presso un altro datore di lavoro.
Non risultano formule di controllo come quella che la di visita fiscale e la reperibilità nelle fasce orarie previste in caso di assenza dal lavoro per malattia. Il caregiver deve solo rispettare i requisiti di parentela e di convivenza.
Tenga comunque presente che lei può frazionare il periodo di congedo indennizzato, anche a giorni, per cui può organizzarsi come meglio crede nell’adeguamento dell’orario di lavoro al compito di caregiver.
E può anche utilizzare dei periodi di ferie, prima di tornare al lavoro. In questo caso, così come malattia, festività e sabati cadenti tra il periodo di congedo e la ripresa del lavoro, non vanno conteggiati come congedo straordinario.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz