Mia madre ha inoltrato la domanda vera e propria di APE Social dopo aver ricevuto la certificazione del diritto a partire dallo scorso novembre. Adesso è molto preoccupata che il nuovo governo possa fare marcia indietro e bloccare i procedimenti in corso. Si tratta di una ipotesi possibile oppure le domande già partite e per le quali i pre-requisiti dichiaravano la validità e la capienza per l’ottenimento sono salvi?
Sua madre non ha nulla di cui preoccuparsi, l’APe Social resta in vigore fino al 31 dicembre 2018, come previsto dalla legge che lo ha istituito (manovra 2017). Questo significa che non solo restano valide tutte le pratiche di coloro che hanno già fatto richiesta, ma che sono ancora aperti i termini per presentare nuove domande.
La legge di Stabilità 2018 ha infatti previsto una nuova finestra, fino al prossimo 15 luglio, che consente di presentare la richiesta avendo la sicurezza che l’INPS la prenda in considerazione. La risposta dell’istituto di previdenza arriverà in questo caso entro il 15 ottobre. Coloro che hanno presentato la domanda 2018 entro lo scorso 31 marzo, avranno la certificazione del diritto entro fine giugno.
Non c’è nessun rischio che il nuovo Governo blocchi procedimenti in corso. Dovrà invece decidere se proseguire o meno la sperimentazione oltre il 2018: al momento questo non rientrate nel programma, che invece in materia di pensione prevede di reintrodurre forme di flessibilità in uscita come la pensione con 41 anni di contributi o la quota 100 (somma di età anagrafica e anni di contribuzione).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz