Il nuovo GDPR, il Regolamento UE 2016/679 sul trattamento dei dati personali entrato in vigore il 25 maggio, ha generato non pochi dubbi in alcune categorie di professionisti, tra cui gli avvocati. In una lettera inviata al Garante Privacy Antonello Soro, infatti, l’Organismo Congressuale Forense chiede la sospensione delle sanzioni previste dal regolamento fino a quando i professionisti non verranno posti nelle condizioni di adeguarsi alla normativa. Una richiesta chiara e precisa contenuta nella missiva che illustra l’origine delle perplessità:
Il GDPR così come predisposto è di difficile applicazione: da un lato non è chiaro nella sua formulazione; dall’altro non è ancora stato pubblicato il decreto di attuazione cosa che, di fatto, rende quasi impossibile per i professionisti agire a norma.
Per quanto riguarda le sanzioni, gli avvocati chiedono chiarimenti in merito alle finalità e alla natura stessa dei provvedimenti oltre a indicazioni precise sui tempi e modi di applicazione. Tra le richieste avanzate al Garante da parte di professionisti del foro compare la necessità di intervenire rapidamente affinché sia concessa una proroga per l’adeguamento alla normativa europea da parte dei professionisti italiani.
Pari urgenza è legata alla richiesta di mettere a disposizione modelli in grado di semplificare gli adempimenti esecutivi.