Con l’ondata tecnologica i manager hanno dovuto rivedere le loro strategie aziendali e sono stati chiamati ad affrontare nuove sfide. Per alcuni di loro questo ha significato affidarsi a fornitori IT senza avere del tutto il controllo della situazione. Ma ora che l’urgenza è terminata è arrivato il momento della consapevolezza.
Brian Kirsch, Virtualization & Cloud Architect e IT Intructor del Milwaukee Area Technical College, punta il dito contro gli sprechi fatti dalle aziende nei contratti con provider IT.
Ci vuole oggi una presa di coscienza ed una verifica attenta di SLA e rapporto costi/benefici, per essere sicuri di aver scelto la soluzione migliore. La velocità con cui cambia le tecnologia non permette infatti di sottoscrivere accordi fissi nel tempo, bisogna optare per accordi che possano essere modificati con facilità.
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Prendersi il proprio tempo per valutare i pro e i contro di una fornitura vuol dire saper gestire le risorse e mettere in atto strategie di saving. Essendoci molta concorrenza in questo settore di certo ci saranno molte possibilità di scegliere tra diverse strade. Il comparto IT deve valutare con calma quella migliore.
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Non bisogna certo aspettarsi che siano i fornitori stessi ad evidenziare eventuali nuove offerte, sta all’azienda rimanere informata ed eventualmente cambiare gli accordi presi.
Si tratta di un vero e proprio lavoro, fatto di aggiornamenti continui ma necessari per non far sì che la propria tecnologia diventi obsoleta o che i costi siano inutilmente alti.