Quello del curriculum.è un tema sempre caldo, perchè riguarda chiunque: non solo il candidato alle prime armi ma anche il professionista e il lavoratore in carriera. Secondo la società di recruiting EasyHunters quelli di seguito sarebbero gli errori più frequenti.
Primo fra tutti la lunghezza. Va bene entrare nel dettaglio ma vero che bisogna anche essere sintetici. Quindi tutte le informazioni devono essere elencate in maniera chiara, senza abbellimenti inutili. Nessuno leggerà mai un curriculum che vada oltre le 4-5 pagine.
Il secondo errore è allegare una foto sbagliata. Sono vietate quelle casual, scattate in vacanza. Devono essere semplici fototessere, sorridenti, con un primo piano che permetta di farsi un’idea di chi ci si troverà davanti in sede di colloquio.
Assolutamente vietato gonfiare il CV. Mai rivendersi esperienze non fatte o anche solo cercare di renderle più importanti. Si rischia di trovarsi al colloquio in serio imbarazzo se la verità viene alla luce. La trasparenza e l’onestà ripagano sempre.
Infine vietati gli errori, siano essi di battitura o di obsolescenza (contatti vecchi). Sempre rileggere il proprio cv e correggere le informazioni aggiornandole.
Anche graficamente, il curriculum deve essere accattivante, aiutando nella lettura il selezionatore con eventuali grassetti e linee divisorie. Se da un lato il curriculum deve fornire informazioni stringate dall’altro non deve essere impersonale.
Per questo nello spazio dedicato alle attitudini personali è permesso dilungarsi un po’ per descrivere il proprio carattere, quello che appassiona e da cosa si è motivati nella richiesta che si sta facendo.