Nei prossimi giorni il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferirà l’incarico di formare il nuovo Governo, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini, uscendo dal colloquio con il Capo dello Stato, hanno infatti confermato l’accordo sul programma pur non citando il nome del futuro primo ministro. In questo senso, l’indicazione fornita al Quirinale resta dunque quella indicata alla vigilia, che vede come premier a Palazzo Chigi Giuseppe Conte, ordinario di diritto civile, politicamente “vicino” ai 5 Stelle.
C’è dunque una maggioranza di Governo che, ha dichiarato Di Maio, formerà:
«un governo politico, che metterà al centro le questioni politiche. Anche a livello internazionale».
E c’è anche un vero e proprio appello alla comunità internazionale, rivolto in primo luogo a Bruxelles e a tutti coloro che hanno espresso preoccupazioni sulla formazione in Italia di un Governo anti-sistema:
«fateci partire, poi eventualmente ci criticate, ma almeno fateci partire». Un tasto su cui ha parecchio insistito anche Matteo Salvini, che si rivolge direttamente a ministeri e istituzioni di altri paesi: «non hanno niente di cui preoccuparsi».
Di Maio:
«oggi possiamo dire che siamo di fronte a un momento storico», ovvero la nascita della Terza Repubblica. «Una grande occasione per l’Italia», sottolinea ancora il leader pentastellato, anche per il metodo «prima si discute di temi, poi di nomi».
Salvini:
«il governo vuole far crescere l’Italia, rendere più stabile il lavoro, far crescere le aziende. Contiamo di lasciare ai nostri figli un paese con più lavoro, meno tasse, più sicurezza. Siamo pronti a partire, nessuno ha niente da temere, anzi».