Con la firma del nuovo Regolamento per l’esame di abilitazione alla professione di medico-chirurgo, siglato dalla Ministra Valeria Fedeli, vengono introdotte alcune importanti novità riguardo la procedura di accesso alla professione e la laurea abilitante. Il regolamento accoglie le osservazioni del Consiglio di Stato riportate nel parere emesso il 22 marzo 2018, così come del riscontro fornito l’8 maggio 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi.
Con la nuova normativa si riducono i tempi per essere ammessi all’esame di abilitazione: il tirocinio trimestrale obbligatorio e professionalizzante sarà effettuato durante il percorso di studi e non dopo la laurea, con la conseguente diminuzione dell’interno iter formativo.
Il tirocinio non potrà essere espletato prima del quinto anno di corso e solo in seguito al superamento di tutti gli esami fondamentali previsti per i primi quattro anni: una scelta che allinea la formazione italiana a quella della maggior parte dei Paesi europei.
Per quanto riguarda la prova d’esame, saranno somministrati 200 quesiti a risposta multipla, di cui 50 saranno destinati alla parte “pre-clinica” della formazione del medico e 150 alla formazione “clinica”.
La normativa, che entrerà in vigore a partire dalla sessione dell’esame di Stato di abilitazione professionale in programma a luglio 2019, prevede anche un periodo transitorio pari a due anni dopo la laurea per consentire ai laureati in medicina di completare il tirocinio.