Chi arriva alla fine della penisola sulla sponda orientale dello Stretto non può non notare i palazzi non finiti accanto ai bellissimi alberi pieni di arance, il mare blu come il cielo che sembra anche più blu mentre il pilota dell’aereo cerca di centrare la pista di atterraggio che si trova proprio a fianco di questa lingua di mare stretta tra due terre. In questo ambiente, a volte dolce e a volte aspro, dal prossimo primo luglio le Pmi avranno una possibilità in più nei loro affari: ai turisti ed ai residenti italiani o stranieri che siano, infatti, sarà dato l’accesso gratuito al Web senza bisogno di cavi. Per la verità, una rete a banda larga è già utilizzata da alcune istituzioni di Reggio Calabria, su questa si inserirà il traffico proveniente dai dispositivi wireless.
Sul “chilometro più bello d’Italia”, come lo chiamava D’Annunzio, sarà possibile collegarsi a Internet con un computer o un palmare, gratuitamente, dopo essersi registrati tramite la pagina Web predisposta dai tecnici del Comune calabrese. Per informazioni o per una veloce soluzione ad eventuali problemi tecnici, saranno attivi degli “info point” posizionati nei punti strategici dell’area coperta dal segnale WiFi, che comprende una parte del centro storico.
Dove si situano le possibilità d’affari per le Pmi lo spiega l’ingegnere Vita dell’Associazione Industriali di Reggio Calabria. «Nonostante il fatto che non siamo stati coinvolti da questa iniziativa dell’amministrazione locale di cui ignoravamo anche l’esistenza, siamo sicuri che una maggiore velocità nello scambio di informazioni possa agevolare notevolmente tutte le attività economiche legate alla logistica, in particolare alle attività del porto».
Alla conferenza di presentazione del progetto “Reggio wireless”, che si è tenuta all’inizio del mese di aprile, si è sottolineato l’impatto che il collegamento senza fili potrebbe avere sul turismo della città dello Stretto perché si avrebbe la possibilità di un servizio in più che si offre al visitatore.
Poco è stato detto, invece, per quanto riguarda altre aree di business. «Avere accesso alla banda larga – continua l’ingegnere dell’Associazione Industriali calabrese – vuol dire dimezzare i tempi e quindi anche i tempi di business. Un sistema Internet più efficiente serve a chi lavora alla movimentazione merci, agli spedizionieri, a chi gestisce i container, a chi lavora nel settore degli imballaggi e a chi in quello dei semilavorati».
Nonostante la buona volontà e l’interesse verso queste tematiche da parte degli abitanti e degli studenti che vivono nella città dello Stretto, il divario digitale sembra essere una realtà concreta da queste parti. «Occorre fare di più per colmare il digital divide. – conclude l’ingegnere Vita – Se si pensa che proprio grazie alla fibra ottica alcuni paesi hanno migliorato tutti i propri servizi, non si capisce perché da queste parti non si agisca nella stessa direzione. Un accesso alla fibra ottica può rendere più efficienti le prenotazioni negli ospedali, garantire maggiore puntualità negli affari, offrire servizi d’informazione sul meteo, potrebbe essere utile alle radio digitali e offrire informazioni sui traghetti che da queste parti sono notizie molto importanti e richieste. Insomma si potrebbe creare, solo con la fibra ottica, un sistema di informazioni che serve a fare affari. Oggi tutto questo è inesistente».
Dall’altro lato dello Stretto sono di tutt’altro tono le passioni degli artigiani verso le nuove tecnologie. «I nostri iscritti – afferma la dr.ssa Cannistrà, marketing manager dell’Associazione degli Artigiani di Messina – non hanno il tempo né la possibilità di avere notizie tramite il computer per i loro affari». Alla domanda se una connessione in fibra ottica o di altro tipo alla grande rete Internet sarebbe utile al loro business, ha risposto: «Certamente sì che sarebbe utile. Tuttavia non abbiamo ricevuto una risposta positiva quando abbiamo chiesto ai nostri iscritti il permesso di inviare loro delle email di informazione sulle attività dell’associazione in sostituzione delle tradizionali lettere».
Al Comune calabrese, che insieme alla Rai ha presentato il progetto “Reggio wireless”, affermano che il primo vantaggio offerto da questo accesso senza fili e gratuito al Web consiste nell’implementazione dei servizi di Bed&Breakfast e, in genere, dei servizi
turistici.
«Come amministrazione comunale – dichiara Sebastiano D’Agostino, responsabile dell’ufficio Rete Civica “Comunicazione online” di www.reggiocal.it – non ci siamo occupati delle ricadute economiche. Tuttavia crediamo che l’obiettivo di un Comune debba essere quello di rendere più facile la vita dei suoi abitanti e dei suoi visitatori. Ovviamente si spera che l’indotto economico derivante dal turismo, che troverà un piccolo aiuto in un facile accesso al Web, sarà importante».
Probabilmente le Pmi che si occupano di comunicazioni digitali, oltre che ovviamente di connettività, troveranno interessante quanto dovrebbe accadere nei prossimi mesi in riva allo Stretto. Nella già citata conferenza, infatti, sono stati numerosi gli interventi riguardanti le comunicazioni e i contenuti multimediali.
Già la Rai collabora col Comune calabrese per quanto riguarda la fornitura di servizi informativi tramite il digitale terrestre, mentre altre aziende sono attive nelle applicazioni e nei servizi per i contenuti multimediali (Hp), nella gestione dei sistemi wireless urbani (Selex Communication), nelle infrastrutture di servizi (Elsag-Datamat), nei contenuti multimediali multipiattaforma (Axmedis) e nei sistemi radio multimediali (Cresm).