La facilitazione grafica per i meeting

di Chiara Basciano

3 Maggio 2018 08:58

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Affidarsi al facilitatore grafico per migliorare la comunicazione e svecchiare le riunioni.

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Durante le riunioni spesso si rischia di veder volare via parole che invece, se fermate in qualche modo, potrebbero portare ad una migliore comprensione reciproca dei partecipanti e ad un’avanzamento di alcuni progetti. Per questo, da qualche anno si è affermata la facilitazione grafica, il cui scopo è tradurre in disegni ciò che si sta dicendo. Il facilitatore grafico non deve per forza essere un bravo disegnatore ma deve saper cogliere il nocciolo della questione e tradurlo in immagini. Come sottolineato da Housatonic nel workshop dedicato alla facilitazione grafica:

Conta la volontà di scoprire un metodo per imparare a usare l’innato talento visivo attraverso l’approfondimento di uno strumento centrale: l’ascolto. Conta la voglia di riflettere su come trasformare l’energia di una conversazione con rappresentazioni visuali e ciò che possono evocare.

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Avere a disposizione un facilitatore grafico durante una riunione significa avere una mappa concettuale in tempo reale, permettendo di fissare concetti e contributi che potrebbero andare persi. È provato infatti che la trascrizione visiva attraverso il disegno aiuta ad apprendere, collaborare e condividere le conoscenze.

La facilitazione grafica può essere utilizzata anche in altri contesti, come seminari e workshop, per aiutare i partecipanti a fissare alcuni concetti chiave. Ogni azienda può trovare il facilitatore grafico più idoneo al proprio contesto, svecchiando riunioni che rischiano di essere noiose e fornendo una mappa ai partecipanti per poter riflettere in seguito su ciò che è stato detto.