Adobe Flash, il futuro è multipiattaforma con Open Screen Project

di Noemi Ricci

5 Maggio 2008 16:00

logo PMI+ logo PMI+
Adobe ha annunciato l'avvio di Open Screen Project, partnership siglata con diverse compagnie per realizzare un ambiente runtime uniforme basato su Flash e in futuro su Adobe AIR

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una incredibile crescita del mercato delle applicazioni aziendali mobili. Gli utenti, specie se enterprise, pretendono sempre di più da dispositivi e nuove tecnologie, che sembrano esser capaci di rispondere efficacemente alle emergenti esigenze di un business sempre più articolato e flessibile.

In questo scenario si inquadra anche la nuova sfida dei dispositivi portatili per la navigazione in Rete di Adobe, che promuove l’Open Screen Project.

L’obiettivo è quello di riuscire a contrastare Microsoft e il suo Silverlight, rafforzando così la propria posizione sul mercato.

Di particolare rilievo i partner del progetto: ARM, Cisco, Intel, LG, Marvell, Motorola, Nokia, Qualcomm, Samsung, Sony Ericsson, Toshiba e Verizon, oltre a grandi network come BBC, MTV e NBC Universal.

Nomi di tutto rispetto, che lasciano presagire la forte incidenza di questa nuova iniziativa sulle interfacce di navigazione dei prossimi dispositivi mobili – dai MID (Mobile Internet Devices) agli smartphone e alla prossima generazione di cellulari compreso l’iPhone di Apple – con l’obiettivo di renderli sempre più compatti ma completi.

Il nuovo progetto è infatti teso a diffondere un ambiente runtime leggero e multipiattaforma in grado di riprodurre contenuti in Flash facendo uso della tecnologia Adobe AIR così che qualsiasi tipo di dispositivo portatile sia in grado di eseguire applicazioni Web-based complesse.

In questo modo anche quegli hardware poco efficienti o con schermi piccoli, che finora compromettevano la possibilità di navigare i Rete, potranno farlo senza limitazioni. Saranno infatti eliminate le restrizioni all’uso dei formati SWF (ShockWave Flash) e FLV/F4V (Flash Video), fornite delle librerie (API) per semplificare la conversione delle applicazioni destinate a piattaforme eterogenee, pubblicati i protocolli Flash Cast e AMF (Action Message Format) per i web service ed eliminati i costi delle licenze richiesti per poter implementare Flash Player e AIR sui vari dispositivi.

Adobe apre dunque le specifiche dei propri formati, a beneficio del mondo open source – in particolare del progetto Gnash sponsorizzato da Free Software Foundation – anche se non rende disponibile il codice dei suoi software, a parte quello alla base di alcuni componenti già open source come ActionScript e il framework di sviluppo Flex.