Dal 20 aprile iniziano i pagamenti delle pensioni in cumulo per architetti, ingegneri e medici che hanno presentato domanda e sono ancora in attesa a causa del mancato accordo sulla convenzione fra INPS ed enti previdenziali privati. Inarcassa ed ENPAM sono i primi due istituti pensionistici dei professionisti che firmano un nuovo accordo con l’INPS, dando il via alle operazioni, con le prime liquidazioni sono previste entro Pasqua.
Le nuove convenzioni sono basate sul testo rivisto che l’istituto di previdenza ha inviato alle casse con la ripartizione dei costi di gestione pratica in base alla quota di prestazione pagata da ciascuno degli enti coinvolti nel cumulo.
E’ anche prevista l’istituzione di una commissione di esperti, formata da rappresentanti designati pariteticamente dalle parti e da due componenti ministeriali, del Lavoro e dell’Economia.
Come è noto, l’intesa generale si è incagliata sulle spettanze del pagamenti stimati 65 euro a pratica: secondo l’ADEPP bisogna ripercorrere la strada della totalizzazione, con tutti i costi a carico INPS. La soluzione pro quota non è stata quindi accettata dall’associazione, mentre invece Inarcassa ed ENPAM hanno almeno firmato l’accordo autonomo, consentendo così di sbloccare i pagamenti finchè non sarà chiarita la questione costi. Soddisfazione da parte del presidente ENPAM e ADEPP, Alberto Oliveti:
prima si soddisfano le legittime esigenze degli aventi diritto e poi, valutando insieme l’andamento delle pratiche, si determina cosa spetta, e a chi, nel rispetto delle leggi vigenti, relativamente agli oneri di gestione.