Per le assunzioni di giovani nel 2018 ci sono due tipologie di incentivi a disposizione delle imprese: una per l’occupazione di Neet (giovani che non studiano e non lavorano) e l’altra per il Sud. In entrambi i casi, gli incentivi sono disponibili per ogni datore di lavoro privato: imprese, autonomi e professionisti, purché l’assunzione agevolata non sia frutto di un obbligo legale o contrattuale.
Una serie di chiarimenti, comprese differenze e punti di contatto, sono contenuti nella circolare dei Consulenti del lavoro 8/2018.
Si tratta delle agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio 2018, regolamentati dai decreti Anpal 2 e 3 del gennaio 2018 e dalle circolari INPS 48 e 49 del marzo 2018.
L’incentivo Occupazione Mezzogiorno (IOM) riguarda l’assunzione di giovani disoccupati (ai sensi dell’art. 19 del D. Lgs. n. 150/2015): fino a 34 anni senza altri vincoli; di età superiore se da almeno sei privi di impiego regolarmente retribuito oppure entro la soglia di reddito di 4.800 euro per autonomi ed 8.000 euro per parasubordinati (ai sensi del DM 17 ottobre 2017, pubblicato in data 8 febbraio 2018).
Attenzione: per il rispetto del requisito territoriale quel che rileva è solo la sede di lavoro dell’assunto: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Le assunzioni possono essere: tempo indeterminato, trasformazioni da determinato, apprendistato professionalizzante, lavoro subordinato in attuazione di vincolo associativo in una cooperativa. Ad eccezione delle stabilizzazioni, i neo assunti non devono aver avuto un rapporto di lavoro negli ultimi sei mesi con il nuovo datore.
L’Incentivo Occupazione Neet (ION), invece, non comprende le trasformazioni a tempo indeterminato, mentre sono analoghe tutte le altre tipologie di contratto incentivate. In entrambi i casi è previsto il tempo parziale e l’incentivo spetta anche all’agenzia di somministrazione lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato.
Il requisito fondamentale è l’iscrizione a Garanzia Giovani, programma a cui possono registrarsi i giovani fra i 16 e i 29 anni, che non lavorano e non sono inseriti in percorsi di studi o formazione. Se il giovane ha meno di 18 anni deve aver assolto l’obbligo scolastico.
Se è nella fascia di età fra i 25 e i 29 anni, deve essere anche privo di impiego retribuito da almeno sei mesi, non avere un diploma di istruzione di secondo grado o una qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale, aver completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni senza avere ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito, oppure assunto in settori economici caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media in tutti i settori economici dello Stato.
La misura degli incentivi è la stessa: esenzione contributiva fino a 8.060 euro su base annua, ovvero 671,66 euro al mese (per 12 mesi). L’incentivo, che riguarda le assunzioni effettuate nel 2018, deve essere utilizzato, a pena di decadenza, entro il 29 febbraio 2020. Il rispetto dell’incremento occupazionale è obbligatorio solo nel caso di superamento della soglia degli aiuti de minimis.
I benefici sono compatibili con l’agevolazione sull’occupazione stabile giovanile prevista dal comma 100 della legge 205/2017. In questo caso, in pratica, si utilizza l’incentivo Neet o Mezzogiorno per la parte residua, fino al 100% dei contributivi previdenziali e sempre all’interno del tetto di 8. 0 60 euro. Tale limite rimane infatti fissato per il primo anno di assunzione. Per i successivi 2, l’incentivo prosegue nei limiti
dei 3.000 euro annui.