Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo contratto di lavoro del comparto Istruzione e Università. Il rinnovo risale allo scorso febbraio e, dopo il sì del CdM, il testo passa alla Corte dei Conti per la validazione definitiva. Il nuovo accordo prevede aumenti di stipendio ma anche nuove direttive volte a favorire innovazione e migliorare l’organizzazione del lavoro, tutelando anche le relazioni sindacali.
Sono oltre un milione i dipendenti attivi nei comparti della conoscenza, tra lavoratori della Scuola (oltre un milione) e delle Università (circa 53mila) fatta eccezione per i docenti universitari, ma anche lavoratori degli Enti di Ricerca (24mila) e AFAM (Alta formazione artistica, musicale, coreutica).
Questo nuovo contratto – ha affermato la Ministra Valeria Fedeli – apre una nuova era di valorizzazione del ruolo di chi opera nei settori della conoscenza. Ma è un punto di partenza, non un traguardo raggiunto e da archiviare.Bisogna continuare a impegnarsi per garantire continuità didattica alle nuove generazioni, stabilità, riconoscimento professionale e condizioni di lavoro dignitose alle dipendenti e ai dipendenti.
In una società e in un’economia della conoscenza, come sono quelle in cui viviamo, l’investimento sul sapere è fondamentale per garantire alle giovani, ai giovani e al Paese un futuro di qualità.