TARI 2018, le precisazioni del MEF

di Barbara Weisz

20 Marzo 2018 13:05

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Casi di esenzione, obbligazione in solido fra nuclei familiari conviventi, utenze domestiche e imprese: chiarimenti sulla TARI dal Dipartimento delle Finanze.

Non si paga la TARI se l’immobile non è allacciato alle forniture e non è ammobiliato, se ci sono due nuclei familiari, sono tenuti in solido al pagamento della tassa sui rifiuti: sono alcune delle precisazioni fornite dal Ministero delle Finanze.

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In pratica, nel caso in cui un immobile sia chiuso, privo di arredi e senza utenze allacciate (acqua, gas, elettricità), la TARI non è dovuta perché l’immobile risulta in obiettive condizioni di non utilizzabilità. La presenza di arredo, specifica il ministero, oppure l’attivazione anche di uno solo dei pubblici servizi di erogazione idrica, elettrica, calore, gas, telefonica o informatica costituiscono presunzione semplice dell’occupazione o conduzione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di rifiuti, mentre l’applicazione della tassa deve ritenersi esclusa per gli immobili inutilizzati nell’ipotesi in cui gli stessi siano privi di arredi e di allacciamento ai servizi di rete.

Altro caso esaminato: presenza di diversi nuclei familiari nello stesso immobile. In questo caso, la TARI è dovuto in solido da tutti gli abitanti. La ripartizione della somma è di fatto rimessa agli accordi fra i soggetti che occupano l’immobile, tutti obbligati in solido al pagamento della TARI.

Per quanto riguarda le pertinenze, si sottolinea il criterio diverso rispetto a quello valido per l’IMU, che è più restrittivo: ai fini TARI; non c’è un tetto al numero di pertinenze di una singola unità immobiliare. Esempio: un contribuente possiede diversi garage, tutti pertinenze di un’abitazione. Ai fini TARI, sono tutte pertinenze dell’abitazione.

Per le imprese, la parte variabile non si calcola in base al numero degli occupanti, ma sulla base dei riferimenti decisi dagli enti locali sulla singola tipologia di attività la produzione annua per mq ritenuta congrua nell’ambito di intervalli definiti.

Infine, box, cantine e garage vanno in genere ricondotti nell’ambito delle utenze domestiche, a meno che non siano detenuti da un titolare di utenza non domestica.