Telemarketing: nuovo Registro Opposizioni

di Noemi Ricci

Pubblicato 20 Marzo 2018
Aggiornato 17:05

logo PMI+ logo PMI+
Nuove regole per il registro delle opposizioni: gli operatori del telemarketing non potranno utilizzare neanche gli indirizzi fisici degli iscritti per l'invio di posta cartacea.

Approvato dal Governo il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che modifica la disciplina del Registro Pubblico delle Opposizioni prevedendo lo stop a telefonate, mail indesiderate e pubblicità cartacea nei confronti dei cittadini che neghino il consenso all’utilizzo, da parte degli operatori di telemarketing, dei propri dati presenti negli elenchi pubblici.

Registro Opposizioni esteso

Il decreto del MiSE, approvato dal Consiglio dei Ministri, amplia di fatto il raggio di azione del Registro delle Opposizioni istituito col decreto 178/2010, estendendolo ai dati relativi agli indirizzi fisici, ai quali non si potrà inviare pubblicità cartacea senza autorizzazione, se presenti negli elenchi telefonici pubblici.

La norma, sulla quale è stato acquisito il parere favorevole dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) sentito il Garante per la protezione dei dati personali, passa ora al vaglio delle Commissioni parlamentari, per poi tornare in CdM per l’approvazione definitiva.

Privacy e trasparenza

Si tratta di restrizioni pensate non solo per garantire la privacy dei cittadini ma anche per rendere più competitivo e trasparente il mercato tra gli operatori di marketing che in questo modo possono indirizzare le proprie campagne solo verso i potenziali clienti realmente interessati a ricevere proposte promozionali.

In realtà, va sottolineato che non sono molti i cittadini che hanno aderito al Registro delle Opposizioni: attualmente, su 13 milioni di utenti solo 1,5 milioni di numeri sono iscritti.

Sanzioni

Per gli operatori inadempienti è prevista una sanzione da 10mila a 100mila euro, nonché la revoca dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività in caso di recidiva.