Prende il via ufficiale l’apertura del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) ai fornitori di servizi privati, con la pubblicazione da parte dell’AgID e sul sito spid.gov.it della documentazione relativa all’ingresso di tali soggetti interessati a diventare fornitori di servizi di identità digitale SPID, in modo da favorire e semplificare l’utilizzo dei servizi digitali da parte di tutti i cittadini.
Fornitori di servizi privati
Più in particolare sul sito SPID, nella sezione “Come diventare fornitore di servizi”, sono indicate tutte le informazioni relative alle due procedure da completare: quella amministrativa che prevede una verifica tecnica sull’implementazione di SPID e quella tecnica (il sistema SPID si basa sul protocollo SAML2): l’AgID fornisce una guida tecnica agli adeguamenti dei sistemi informativi che i soggetti privati che decidendo di stipulare la convenzione devono effettuare per allinearsi alle regole tecniche e di design di SPID.
La documentazione comprende:
- la convenzione per l’adesione dei soggetti privati fornitori di servizi;
- un addendum esplicativo ed integrativo alla convenzione che descrive nel dettaglio e il “circuito SPID” al quale aderiscono i gestori di identità ed i fornitori privati di servizi;
- il contratto standard che disciplina i rapporti tra il fornitore di servizi e i gestori di identità digitale;
- il documento relativo agli indicatori di qualità e i livelli di servizio dedicato ai gestori di identità che riporta gli indicatori di qualità (Service Level Agreement) e le caratteristiche sulla continuità operativa relativi alla convenzione;
- il tariffario dei servizi resi dai gestori di identità digitale ai fornitori di servizi.