In un suo commento afferma che per la pensione ai precoci, oltre ai 41 anni di contributi, è sufficiente anche essere nelle condizioni di assistere un parente o affine di secondo grado. Nella circolare INPS si parla però solo di parenti di secondo grado e non anche affini. Ho capito male io?
Le confermo che sono compresi anche gli affini di secondo grado, lo prevedono sia la legge (comma 199, lettera b, legge 232/2016, come modificato dalla legge 205/2017), sia la Circolare INPS 33/2018. Trattandosi di una novità prevista dalla Manovra di Bilancio 2018, vale solo per le domande presentate a partire dal primo gennaio 2018.
Nel 2017 la pensione anticipata precoci (e anche l’APE sociale) erano previsti nel caso dei caregiver solo fino per il coniuge, il partner in unione civile o i parenti di primo grado (genitori e figli). Dal 2018 è esteso il beneficio a parenti e affini di seconda grado.
La circolare INPS che recepisce la novità è la 34/2018, che specifica anche (al punto 3), quali sono i parenti e affini interessati da questo ampliamento della platea:
- parenti di secondo grado (nonni e nipoti, fratelli e sorelle)
- affini di primo grado (suoceri, nuore e generi, e figli dell’altro coniuge)
- affini di secondo grado (cognati).
Ricordiamo che il caregiver deve portare avanti l’attività di cura del parente o affine affetto da handicap grave da almeno sei mesi, ed essere convivente (viene considerata valida anche la residenza nello stesso stabile in appartamenti diversi) oppure avere dimora abituale temporanea.
La domanda si presenta entro il mese di marzo dell’anno in cui si matura il diritto (o tardivamente entro novembre, ma esaminata solo se ci sono risorse). La misura è permanente: diversamente dall’APE Sociale, non terminerà a fine 2018.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi