Con il Messaggio n. 952/2018 l’INPS ha comunicato il rilascio della nuova funzionalità per l’integrazione delle domande di Bonus asilo nido (art. 3 del D.P.C.M. 17 febbraio 2017) per l’anno 2017. Si tratta delle agevolazioni previste per la frequenza di asili nido pubblici e privati di cui all’articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, nell’ambito degli interventi normativi volti a sostenere i redditi delle famiglie.
=> Bonus asilo nido 2018: come fare domanda
Bonus asilo nido
Il Bonus consiste, con riferimento ai nati a decorrere dal 1 gennaio 2016, in un rimborso fino ad un limite di 1.000 euro su base annua parametrato su 11 mensilità del pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, o per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche.
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 febbraio 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 90 del 18 aprile 2017, sono state emanate le disposizioni attuative, quindi l’INPS con la circolare n. 88/2017 ha fornito istruzioni operative relative alla presentazione della domanda per l’anno 2017.
Riesame domande respinte
A seguito della chiusura della procedura di acquisizione delle istanze relative all’anno 2017 avvenuta il 31 dicembre 2017 e delle numerose richieste di riesame da parte di utenti, che hanno omesso di indicare nella domanda di Bonus asilo nido tutti o parte dei mesi di frequenza compresi tra settembre e dicembre 2017, l’Istituto ha deciso di concedere la possibilità di allegare i documenti necessari ad ottenere il contributo relativo a tali mensilità.
Per tale scopo l’INPS ha attivato una nuova funzionalità per consentire, a partire dal 2 marzo 2018 e fino al 31 marzo, di integrare la domanda originaria di allegare la documentazione di spesa relativa ai mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2017 accedendo all’area riservata e quindi al menù “Allegati Domande”.
In caso di richiesta già etichettata come “respinta”, prima di inserire le mensilità aggiuntive sarà necessario inviare una motivata richiesta di variazione tramite la funzione “allega nuovo documento su respinta”, presente nel menù “invio richiesta di variazione”. In questo modo verrà ripristinato lo stato “da istruire” e il richiedente potrà procedere ad allegare la documentazione relativa ai mesi per i quali si intendono chiedere gli arretrati.