L’utilizzo efficace dei Big Data nelle aziende non è solo una questione di successo privato ma di miglioramento generale dell’economia. Secondo il report realizzato dal Centre for Data Innovation di Ricoh, nel corso del 2016 l’analisi dei dati ha generato in Europa un contributo di 300 miliardi di euro, corrispondente al 2% del PIL.
Alla luce di questi elementi, Ricoh individua tre ragioni principali secondo le quali prendere in considerazione l’analisi dei dati per ottenere un avanzamento del business aziendale.
Prima di tutto, lo sviluppo di Internet of Things sarà tale da coinvolgere la totalità degli utenti, basti pensare che si stima che entro il 2020 saranno oltre 20 miliardi i dispositivi connessi in modalità Internet of Things.
Il nodo centrale resta la capacità di analizzare i dati e di farlo nel minor tempo possibile e con la massima precisione. Stiamo infatti assistendo allo sfruttamento dei dati solo in minima parte e le potenzialità sono ancora moltissime. Secondo Ricoh:
Tutto sarebbe più semplice analizzando i dati alla fonte, anziché creare un repository centrale per poi procedere all’analisi. Questo approccio è chiamato Edge Analytics e ne sentiremo molto parlare nei prossimi anni.
Infine vi è la necessità di vedere oltre i dati per giungere al cuore del mercato: il cliente. I dati infatti devono avere come obiettivo quello di analizzare i loro comportamenti ed entrare così in relazione con i clienti, permettendo una relazione efficace e una soddisfazione in tempo reale delle loro necessità.