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APe Volontaria senza cumulo contributi

di Barbara Weisz

Pubblicato 27 Febbraio 2018
Aggiornato 11 Maggio 2018 09:32

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Per l'Ape volontaria i 20 anni di contributi devono essere tutti versati in un'unica gestione, niente cumulo contributi, è possibile la ricongiunzione: regole ed esempi.

Il cumulo dei contributi può essere utilizzato per raggiungere l’APe sociale e la pensione anticipata precoci mentre non è previsto per l’APe volontaria: quindi, per accedere a questo beneficio previdenziale, bisogna aver maturato 20 anni di contributi presso un’unica gestione. Lo specifica la circolare INPS 28/2018 sull’APe volontaria, che consente, invece, l’accesso alla prestazione nel caso in cui sia stata fatta la ricongiunzione dei contributi.

=> APE volontaria, contributi e importo minimo

APe Volontario con ricongiunzione

In pratica chi ha contributi versati in gestioni diverse e vuole conteggiarli ai fini dell’APe volontario, deve fare la ricongiunzione, che come è noto è onerosa. Non si può infatti utilizzare il cumulo contributi, che è gratuito e che la legge di Stabilità dello scorso anno ha ampliato, rendendolo possibile anche per il raggiungimento della pensione anticipata, estendendolo anche ai professionisti.  Questo vale sia per il raggiungimento del requisito di accesso, sia per il calcolo dell’assegno previdenziale.

Esempi

  • Lavoratore con 15 anni di contributi da lavoro dipendente e 15 in gestione separata: per accedere al trattamento dovrebbe fare la ricongiunzione onerosa.
  • Lavoratore con 20 anni di contributi da lavoro dipendente e 10 in gestione separata: per il diritto all’APe volontaria rilevano i 20 anni di contributi versati in un’unica gestione. Ma c’è una penalizzazione, non valgono ai fini dell’importo dell’assegno i contributi versati in gestione separata.

Importo APe

Quindi, l’importo della pensione maturata nel momento della domanda di APe, sulla base del quale si calcola il trattamento, tiene conto solo degli anni versati presso un’unica gestione. I quali devono essere sufficienti per garantire il superamento della soglia pari a 1,4 volte il minimo di pensione maturata per avere diritto all’APe volontaria.

Attenzione: se questo lavoratore ottiene l’APe, perché i contributi presso un’unica gestione sono sufficienti a garantire il rispetto di tutti i requisiti (almeno 63 anni di età, 20 anni di contributi, pensione maturata pari a 1,4 volte il minimo, al massimo tre anni e sette mesi alla pensione di vecchiaia), quando poi maturerà la pensione di vecchiaia potrà applicare il cumulo, ricomprendendo quindi anche i 15 anni versati alla gestione separata.

=> Ape volontaria, domande aperte

Cumulo d’ufficio

Ci sono dei casi in cui il cumulo può essere esercitato, perché di fatto viene praticato d’ufficio. Non è chiaramente specificato nella circolare INPS ma, in base all’interpretazione (del tutto condivisibile) fornita da Pensionioggi.it, restano valide le normative che prevedono il cumulo d’ufficio. Si tratta dell’articolo 16 della legge 233/1990 che riguarda i lavoratori autonomi, e l‘articolo 16 del Dpr 1420/1971 relativo all’ex ENPALS.

In pratica, i contributi da lavoro dipendente si possono cumulare con quelli versati alla gestione dei lavoratori autonomi o a quella dei lavoratori dello spettacolo. Non si possono invece cumulare i contributi da lavoro dipendente presso le amministrazione pubbliche con quelli versati al fondo pensioni dei lavoratori dipendenti del privato.