All’edizione 2008 del Partner Summit di Honolulu (Hawaii) Cisco ha tracciato un bilancio sulle numerose attività avviate nell’ultimo anno. Temi caldi, i nodi chiave del core business Cisco: Unified Communications, Data Center e programmi per Pmi.
Un bilancio che, stando alle dichiarazioni del Presidente Drilhon, si presenta in positivo. Soprattutto per quanto concerne il processo di selezione e formazione di figure professionali in linea con le esigenze di un mercato Pmi sempre più hi-tech.
Nel settore Pmi, infatti, a un anno di distanza dal lancio del Select partner program focalizzato proprio sullo “small and medium business”, l’area Emea è quella che ha risposto meglio con oltre 2000 partner certificati e 2.200 specializzati proprio sulle piccole e medie imprese.
Con le medesime finalità Cisco promuove tra i propri partner un approccio basato sullo scambio di esperienze, tradottosi nel Partner Space, piattaforma dove comunicare attraverso chat, blog, forum e farsi conoscere condividendo successi e problemi.
Tra questi, infatti, negli ultimi tempi il più grave sembra ancora essere lo skill shortage: tre milioni le figure professionali mancanti a livello mondiale, 700.000 nella sola Europa.
In Cisco mancherebbero 14.000 professionisti certificati, non sufficienti a soddisfare un fabbisogno che nel 2010 approderà a 25.000 unità. oIp, sicurezza, network management i settori più colpiti.
Per proporre una prima risposta concreta, puntando sempre sulla partnership, Cisco ha avviato la Talent acquisition initiative, una piattaforma che favorisce l’incontro tra domanda e offerta mettendo in contatto i partner, ciascuno con suoi bisogni e le sue necessità, con gli studenti che escono dalle Cisco Network Academies.
Ogni sei settimane gli studenti ricevono le richieste pervenute dalle aziende partner e, grazie alla collaborazione con agenzie di collocamento e training center, sostengono colloqui che si trasformano in concrete opportunità di lavoro.